Introduzione al Forex

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L’interazione tra politica monetaria, inflazione e tassi di cambio – Lezione 19

L’interazione tra politica monetaria, inflazione e tassi di cambio

Dopo aver esaminato gli effetti sui tassi di cambio nell’ultima lezione, vedremo come i tassi di cambio sono influenzati dalla politica monetaria. Scopriremo anche che cos’è l’inflazione e il suo impatto sulla politica monetaria.

Politica monetaria: definizione

La politica monetaria è costituita dalle azioni della banca centrale di un Paese volte a controllare l’offerta di moneta dell’economia.

Capire l’inflazione

Il tasso di incremento generale dei prezzi di beni e servizi è noto come inflazione e viene solitamente misurato annualmente, ad esempio il 5% su base annua (a/a). Similmente, può essere calcolato su base trimestrale o mensile. In breve, l’inflazione è la progressiva diminuzione del potere d’acquisto di ogni unità di valuta. Ad esempio, in presenza di un’inflazione del 5% annuo, una penna che costa 1 euro nel 2021 varrà 1,05 euro nel 2022.

Inflazione elevata: quali sono i suoi effetti?

L’inflazione elevata colpisce gruppi diversi in modo diverso. In generale, i risparmiatori soffrono
perché il loro denaro si svaluta. In caso di inflazione del 10%, 100.000 euro varranno il 10% in meno.
D’altro canto, può aiutare i debitori. In caso di inflazione del 10%, se si ha un mutuo di 100.000 euro, il valore della propria casa aumenta, ma l’importo del mutuo non cambierà.

Il rischio maggiore è la fluttuazione dell’inflazione, che può scoraggiare investimenti e spesa e persino provocare una recessione economica.
Per capire perché è così importante, è utile esaminare le sue forme estreme, l’inflazione negativa (deflazione) o l’inflazione molto alta (iperinflazione).

Deflazione: quando i prezzi diminuiscono costantemente, meno persone fanno acquisti e l’economia rallenta. Si va incontro a una recessione quando le persone ritardano gli acquisti in vista di una possibile riduzione dei prezzi.

Iperinflazione: quando i prezzi aumentano così rapidamente che il denaro non ha più valore. Ad esempio, nel 2008, il tasso di inflazione in Zimbabwe ha raggiunto il 231.000.000% annuo, rendendo quasi impossibile gestire la finanza personale e la pianificazione aziendale.

Il ruolo delle banche centrali nella gestione dell’inflazione

Le banche centrali mirano a mantenere l’inflazione bassa e stabile, intorno al 2% annuo. Come fanno a raggiungere questo obiettivo? In genere riducono i tassi di interesse per aumentare l’inflazione quando questa scende al di sotto dell’obiettivo del 2%, oppure li aumentano per combattere l’inflazione quando supera il 2%.

Nel primo scenario (deflazione), la banca centrale incoraggia l’indebitamento abbassando i tassi di interesse. L’aumento dell’attività economica, correlato all’aumento dei prestiti, si traduce tipicamente in un incremento della domanda e, in ultima analisi, in un aumento generale dei prezzi, portando così a un aumento dell’inflazione.

Nel secondo scenario, l’obiettivo della banca centrale è quello di aumentare i tassi di interesse per
scoraggiare i consumatori dall’indebitarsi eccessivamente. L’aumento dei tassi mira ad agire come un freno sulla domanda, soffocando la spesa e, grazie alla soppressione della domanda, i prezzi si abbassano e l’inflazione viene domata.

Tutto sui tassi di interesse e sui tassi di cambio
Una valuta in genere si rafforza in risposta a un aumento dei tassi d’interesse, mentre si indebolisce in seguito a una riduzione dei tassi.

Esempio:
Quando gli investitori cambiano il loro denaro in dollari australiani in risposta a un aumento dei tassi di interesse, la domanda e il valore dell’AUD aumentano, in quanto i depositanti sono incoraggiati a tenere il loro denaro in banca per capitalizzare gli interessi. D’altro canto, una riduzione dei tassi porta a un calo della domanda di AUD.

Esempi di intervento

In situazioni critiche, le banche centrali possono intervenire per stabilizzare il valore della propria valuta. Se la moneta si deprezza oltre le aspettative, le banche centrali acquistano la propria valuta vendendo riserve estere. Tuttavia, le riserve a disposizione sono limitate e possono esaurirsi, costringendole a intervenire solo quando strettamente necessario.

La Banca nazionale svizzera, la Banca popolare cinese e la Banca del Giappone sono esempi di banche centrali che, negli ultimi anni, hanno effettuato interventi sul mercato dei cambi per stabilizzare le proprie valute.

Il limite minimo per EUR/CHF e la sua successiva rimozione sono stati determinati dall’intervento della Banca nazionale svizzera sul mercato.

Ci auguriamo che ora tu abbia una comprensione più chiara di come inflazione e politica monetaria influenzino i tassi di cambio. Nella prossima lezione approfondiremo la relazione tra politica monetaria e politica fiscale.

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